Descrizione
Considerato da Borges e Calvino, come pure da Caillois, un maestro del fantastico, Papini si impose all'attenzione del pubblico come narratore fin dalla gioventù, con l'uscita delle raccolte Il tragico quotidiano (1906) e Il pilota cieco (1907). Da allora continuò a coltivare l'arte del racconto fino agli anni Cinquanta, proponendo uno stile limpido e allucinato al tempo stesso, che insinua l'ombra del mistero tra le pieghe della cronaca quotidiana. Dopo oltre sessant'anni di assenza dalle librerie, il lettore ritrova finalmente in un unico volume tutte le raccolte narrative di Papini e i suoi racconti dispersi. Ne emerge il profilo di un narratore di statura europea, da riscoprire anche per la sua capacità di prefigurare le inquietudini del mondo attuale.
L'edizione è accompagnata da un ampio saggio introduttivo, da un apparato ricco di dettagli storici e filologici, e da due brillanti interventi d'autore che rendono omaggio al grande scrittore oggi in gran parte dimenticato.