Descrizione
“Righetto è convinto che tra l’antropologia e la cultura vi sia un rapporto d’essenza, e che la cultura, qui affrontata soprattutto in relazione a quell’oggetto particolare che è il libro, non possa mai essere ridotta a un nobile ornamento per anime belle. Tuttavia la specificità delle letture proposte dall’autore è altrove ed è da riconoscere nell’esplicito riferimento all’esperienza cristiana della vita; in effetti l’antropologia a cui Righetto si riferisce è quella cristiana nel senso in cui il cristianesimo stesso, più che come dottrina dogmatica o teoria etica o sistema di edificanti massime spirituali, viene qui ricondotto a un certo modo d’esistere dell’uomo, vale a dire a quel modo di percepire, pensare, agire, soffrire, eccetera, che la vita del Cristo ha testimoniato in tutta la sua umana e drammatica concretezza. Righetto evita con intelligenza e passione sia il rischio di ridurre i testi che analizza a strumenti finalizzati a gratificare anime nobili, sia il rischio di ridurli a un insieme di citazioni utilizzabili per confermare una fede che in questo modo spera, ma più semplicemente spesso s’illude, di stare al passo dei tempi”.Roberto Righetto è stato responsabile delle pagine culturali di “Avvenire” dal 1988 al 2015 è anche coordinatore della rivista “Vita e pensiero”, bimestrale di cultura e dibattito dell’Università Cattolica di Milano. Ha curato tra l’altro i volumi Racconta il tuo Dio (Oscar Mondadori 1992), Salvaciòn, Gialli religiosi (Piemme 1995), I racconti dell’Apocalisse (Sei 1995) e Monaci (Giunti 1997). Del 1998 La conversione del filosofo maoista Maurice Clavel (Piemme) e del 2003 Aldilà & dintorni. Dieci dialoghi sulle “cose ultime” (San Paolo). Il disegno in copertina è di Fabian Negrin