Descrizione
«E poi c’è quello che tutti guardano con una somma di invidia terribile: Giorgio De Gaspari».
Sergio Toppi
Una mattina del 1970 il più importante illustratore italiano, Giorgio De Gaspari, sparisce da Milano senza lasciare traccia. Qualche mese dopo in una sperduta isoletta della laguna veneta un barbone chiede di poter dormire nella barca di un pescatore: si fa chiamare “Giorgio Foresto”.
Cominciano così le avventure strampalate di una delle figure artistiche più sfuggenti del ventesimo secolo. Una vita custodita da un mistero non ancora del tutto svelato.
«Giorgio era il maestro, il mago, quello che mentre reggeva il pennello o la matita o qualsiasi altra
cosa, tutti guardavano con ammirato stupore. Vicino a lui non si riusciva a lavorare, si poteva solo osservare, tacere, e capire. Capire che non c’era niente da fare e che neanche in mille anni tu avresti potuto tracciare con altrettanta disinvoltura quelle linee e riprodurre con altrettanta maestria quelle movenze impeccabili del pennino che davano vita sempre, sempre, ad un impareggiabile capolavoro. “Ma come fai a disegnare i cavalli così, senza riferimenti fotografici” ebbe l’ardire di chiedergli un giorno il giovane Aldo di Gennaro. “Io conosco a memoria tutte le 205 ossa del cavallo” aveva detto allora Giorgio mettendosi a disegnarle tutte, in fila, una dopo l’altra.» (Giovanni Scarpa)
Il racconto affascinante della vita profondamente anticonvenzionale di uno dei maggiori illustratori del Novecento: Giorgio De Gaspari, noto anche come “Giorgio Foresto”.
Questo volume-catalogo riscopre la sua particolare storia e le sue opere attraverso l’analisi attenta e puntuale di Giovanni Scarpa, a lungo documentatosi sul suo sconto attraverso un meticoloso lavoro di ricerca durato anni.
Contiene numerosi approfondimenti biografici e ben trenta opere inedite.