Descrizione
Questo libro è come un quaderno di esercizi; brevi letture, appunti scritti di fianco al Pinocchio, nella speranza di cogliere qualche nuova eco di storie che giunga ancora dal romanzo. L’Abbecedario lavora come una piccola trivella sul romanzo di Collodi ritagliandone brevi brani, da cui preleva un lemma accanto al quale mette una voce, ma non come quelle delle enciclopedie, tutt’altro: vi compaiono considerazioni, illazioni, aforismi, brevi riflessioni, che quasi se ne vanno per conto loro. Le voci, abbandonata la debita funzione di approfondimento (filologica, culturale, lessicografica), dicono altre cose, non aggiungono spiegazioni, ma solo induzioni, rinvii, comparazioni, piccoli pettegolezzi. L’Abbecedario non è possibile paragonarlo a un glossario: non esaurisce la conoscenza del Pinocchio rinchiudendolo in un cerchio alfabetico di lemmi. Si atteggia come il ventriloquo di Pinocchio, parla di lui ma non è più lui, gli fa dire cose che non avrebbe mai pensato, insomma rinarra le vicende in altro modo.