Descrizione
«Ho iniziato, un giorno di non molto tempo fa, a ricostruire cosa mi è capitato dal mio primo anno di vita al secondo, al terzo, e così via. Un diario atipico, perché frutto solo della mia memoria. L’ho scritto per poterlo leggere io stesso, per dare sostanza ai miei ricordi. Per collocarmi nelle società di cui ho fatto parte, a partire da quella della guerra; in mezzo alle persone con cui ho condiviso un’amicizia o un’episodica frequentazione; tra coloro che non conosco ma che mi conoscono attraverso le canzoni che ho scritto e interpretato; per confrontarmi con quel “maghetto” che ha contribuito alla mia fortuna artistica, a rendere le mie musiche la “colonna sonora dell’estate”; per mettere a fuoco, insomma, una vita che è stata ricca di soddisfazioni ma, come sempre accade, anche di dispiaceri e di dolori. Il più grande: la perdita di Susanna, la mia dolcissima figlia adorata.
Se questi ricordi sono diventati un libro, è perché presumo che a qualcuno possa interessare leggerlo. Spinto magari dalla curiosità di sapere come sono nate le mie canzoni, come sono “visti da vicino” i personaggi dello spettacolo con cui ho più strettamente collaborato in sessanta e più anni di carriera; in pratica quasi tutti, da Ennio Morricone a Franco Califano, per citarne soltanto due che non ci sono più. Pure se non ci conosciamo, in queste pagine ci scopriremo non più estranei. È possibile che una qualche storia, magari nascosta in una canzone o in un aneddoto, ci leghi sul filo della memoria. È questo, d’altronde, il desiderio di ogni autore. Mettendo la parola “fine” al mio libro, mi sono reso conto che tutta la mia vita è stata sostenuta da questo sogno.» Edoardo Vianello
Note biografiche
Edoardo Vianello (Roma, 1938) è uno tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi, superando la cifra record di 66 milioni di copie. È del 1961 il suo primo successo, Il capello (il cui ritornello è stato inserito nel brano Finimondo di Myss Keta di questa estate 2022). Seguiranno moltissimi altri successi senza tempo: Pinne fucile ed occhiali, Guarda come dondolo, O mio Signore, Il peperone, I Watussi (entrata nel Guinness dei Primati per essere stata riprodotta diecimila volte). Nella memoria di tutti le sue canzoni sono parte integrante della colonna sonora delle estati degli anni Sessanta. Con Franco Califano nel 1969 fonda la Apollo Records, con la quale incideranno Renato Zero e i Ricchi e Poveri.