Descrizione
Una raccolta di scritti pubblicati tra il 1950 e il 1959 nella rivista fiorentina L’Ultima, nel 1962 nella rivista Kairòs e, dal 1976 al 1989, nella rivista Metapolitica, fondata e diretta da Panunzio.
Stampato inizialmente dall’editore cattolico Cantagalli, il testo ottenne l’Imprimatur dell’allora Cardinale Arcivescovo di Siena Monsignor Castellano.
Gli articoli vertono sulla Conoscenza sacra universale, la “Ierosofia”, professata da Giovanni, detto Ieroteo, una Conoscenza che si sviluppa non solo in ampiezza (Oriente-Occidente), ma anche in altezza (Cielo e Terra) e in profondità (Interno ed Esterno).
Il libro era dedicato a quelli che Panunzio considerava suoi maestri: il rabbi Israel Zolli, lo ieromonaco benedettino Agostino Zanoni e René Guénon.
Note biografiche
Silvano Panunzio (1918-2010) è stato un orientalista cristiano, filosofo anticonformista, italianista, letterato, saggista e poeta.
Figlio del noto giurista, politologo e filosofo di origine pugliese Sergio Panunzio (1886-1944) Silvano ha seguito in parte le orme del padre.
Prima si laurea in Scienze Politiche, poi assieme al fratello Vito rifonda la rivista olivettiana di studi sindacali e corporativi Pagine libere (1946).
La sua intensa attività pubblicistica si estendende spesso in altri ambiti più conformi ai suoi interessi primari, quali la letteratura, la storia, la filosofia, la mistica, il mito, la storia comparata delle religioni e l’esoterismo.
Molte le riviste che accoglieranno i suoi articoli e tra queste in particolare citiamo il celebre periodico anticonformista L’Ultima, fondato da Ferdinando Tirinnanzi e Giovanni Papini, e la rivista creata nel 1976 dallo stesso Panunzio, Metapolitica, continuata a fasi alterne fino al 2010.
Per la sua attività di trasformazione del cristianesimo in filosofia, Panunzio può essere collocato tra i rappresentanti laici più autorevoli della neo-patristica del Novecento.
Esperto conoscitore di dottrine esoteriche, è stato legato alle correnti conservatrici e controrivoluzionarie italiane.