Descrizione
Il tracollo dell’Unione Sovietica può mai aver condizionato le sorti di un piccolo paese della Bassa padana dai contorni tratteggiati dalla nebbia?
E ancora: si possono compiere azioni illecite per difendere e affermare i propri ideali?
Sono le domande che accompagnano questo racconto che vede uno scooter rosso bandiera tenere uniti la fine del comunismo e i destini di un piccolo paese di provincia.
Tutto ha inizio un mercoledì all’ora di pranzo quando Mario deve procurarsi ad ogni costo un mezzo di trasporto per arrivare a un appuntamento con persone non proprio raccomandabili.
Uno scooter rosso apparentemente incustodito è ciò che gli occorre. A tutta velocità, distratto dal timore di arrivare tardi, Mario non si accorge dell’unico rosso dell’unico semaforo dell’unico incrocio del paese. E non si accorge neppure che in quell’unico incrocio, una donna alta bella e bionda, Ekaterina da Leningrado, lo stava fissando.
Da questo momento il concatenarsi di fatti e circostanze ci portano
a San Pietroburgo e a una banda di spacciatori, poi nuovamente in Italia al Centro di recupero
C'è ancora tempo e a quello scooter rosso bandiera che il vero proprietario, due anni dopo il furto, regalò al ladro.
Note biografiche
Paolo Cattabiani vive a Reggio Emilia. È stato dirigente di un importante gruppo cooperativo.
Da qualche anno si dedica alla scrittura.