Descrizione
Mario Santagostini scrive una anomala, originalissima autobiografia in versi dove chi racconta incrocia la storia della propria vita con quella di altre vite, passate e reali o solamente possibili. Così, l’autore retrocede in momenti della Storia che non ha mai vissuto in prima persona e lì osserva chi c’era, registra cosa ha fatto e cosa avrebbe potuto fare, immergendosi in un vissuto e una memoria collettiva dove l’io tende a dissolversi fatalmente nella moltitudine. Nella nostra esperienza, sembra dire Santagostini con una mossa altamente visionaria, tutto accade in un tempo «strano», dilatato, dove passato e presente, reale e non reale si incontrano fino a coincidere e si creano connessioni sorprendenti. La biografia, allora, diventa il resoconto di quanto è accaduto e di quanto poteva accadere, o di quanto, forse, accadrà. Il libro della lettera arrivata, e mai partita è una silloge densa e forte, percorsa da un’altissima tensione espressiva. E rappresenta una tappa fondamentale nel tragitto creativo di Mario Santagostini, autore tra i maggiori della nostra poesia.
Note biografiche
MARIO SANTAGOSTINI è nato a Milano nel 1951. Ha pubblicato, tra l’altro, Uscire di Città (1972), Come rosata linea (1981), L’Olimpiade del ’40 (1994), L’idea del bene (2001), Versi del malanimo (2007), A. (2010), Felicità senza soggetto (2014). Ha tradotto dal latino e dal tedesco e ha collaborato alle pagine letterarie di vari quotidiani.