Descrizione
Come rappresentare l’amore? La filosofia lo ha pensato, la letteratura lo ha narrato, il cinema lo ha immaginato. Ma i tre momenti non sono separabili, e il cinema svolge un ruolo decisivo nel tenerli insieme. Questo libro prova a ripercorrerli, attraversando filosofia e letteratura, e arrivando al cinema, per interrogarsi su un sentimento fondativo della presenza dell’uomo al mondo. Sospeso tra umano e divino, povertà e ricchezza, l’amore fin da Platone è stato identificato dalla preposizione «tra». Ma i grandi generi letterari – a eccezione della commedia – hanno spesso eluso questo tratto intermedio dell’amore, riconsegnandone immagini codificate e semplificate (come il melodramma). Il cinema come arte della modernità ha saputo rielaborare le forme mitiche dell’amore depositate nei generi classici facendole accedere alla problematicità della narrazione romanzesca. L’autore riflette su questi temi, leggendoli attraverso dieci classici della storia del cinema: Aurora (1927) di Murnau; Una gita in campagna (1936) di Renoir; L’orribile verità (1937) di McCarey; I racconti della luna pallida d’agosto (1953) di Mizoguchi; Monica e il desiderio (1953) di Bergman; Jules e Jim (1962) di Truffaut; Ultimo tango a Parigi (1972) di Bertolucci; Racconto d’inverno (1992) di Rohmer; Bright Star (2009) di Campion; Cold War (2018) di Pawlikowski.
Note biografiche
ROBERTO DE GAETANO insegna Filmologia presso l’Università della Calabria. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’immagine contemporanea (2010), Nanni Moretti (2015), Lessico del cinema italiano (3 volumi, 2014-2016), Il cinema e i film (2017), Cinema italiano: forme, identità, stili di vita (2018, Premio Limina). Ha fondato nel 2006 il quadrimestrale «Fata Morgana» e nel 2017 la rivista di critica «Fata Morgana Web».