Descrizione
Hegel in Italia fu recepito poco e male. Non è mai esistita una scuola vera e propria. A partire dalla metà dell’Ottocento pochi pensatori cominciarono a prendere dal Sistema quello che interessava loro, avviando così una nuova, autonoma, filosofia e conferendo all’hegelismo un’impronta tipicamente italiana. Solo un pensatore fece eccezione: Augusto Vera. Fu lui che provò a capire Hegel ancor prima di criticarlo o interpretarlo. Una cosa che a noi sembra ovvia, ma che ai tempi non lo fu. A partire dagli studi alla Sorbona di Parigi, passando per le esperienze in Francia con Victor Cousin e Adolph Franck e un soggiorno fruttuoso in Inghilterra, stimato dagli hegeliani europei, dal Michelet, da Rosenkranz che gli dedicò un volume, chiamato alla cattedra di storia della filosofia a Napoli da Francesco De Sanctis, Vera fu un brillante e chiaro espositore. Introduzione alla filosofia di Hegel è tra le sue opere più note, redatta in francese nel 1855, ancora oggi conserva una straordinaria freschezza e attualità.
Note biografiche
Augusto Vera (Amelia, 4 maggio 1813 – San Giorgio a Cremano, 13 luglio 1885), filosofo e politico italiano, compì i suoi studi alla Sapienza di Roma, terminandoli alla Sorbona di Parigi. Si dedicò da subito all’insegnamento, in Francia, in Svizzera e infine in Italia, all’Università di Napoli, dal 1861 su invito di Francesco De Sanctis. Fedele interprete del pensiero hegeliano, rimase sempre in contatto con la crema del pensiero europeo.