Descrizione
Una parte significativa degli spazi verdi delle nostre città si trova oggi in stato di profondo abbandono, a seguito di carenze gestionali e progettuali. Si tratta di luoghi stigmatizzati o poco noti, vuoti o cosparsi di rovine industriali. Margini estremi vivi e vitali, in grado di svelare segrete identità, come un presentimento dell’urbano a venire.
Frutto di una prolungata ricerca dell’autrice sulle aree verdi fluviali di Torino, La rivolta del verde è un viaggio, non nel giardino dell’Eden, ma in più prosaici “giardini pieni di merda”, alla scoperta dei loro tesori nascosti: una biodiversità vegetale e faunistica insospettata, oltre a un insieme di pratiche d’uso ingegnose e significative. Un ricchissimo repertorio di storie invisibili ancora da raccontare.
Attraverso un originale collage della storia ambientale di Torino, qui si rivela l’intrinseca politicità dell’ecologia urbana. Invece di addomesticare forzatamente la città, potremmo aprirci al selvatico come a un terreno di arricchimento, scoperta e sfida.
Note biografiche
Lucilla Barchetta è antropologa e dottoressa di ricerca in Studi urbani e si occupa della relazione tra spazi verdi, paesaggi selvatici e immaginari del declino nelle città. È assegnista di ricerca presso l’Università IUAV di Venezia, dove svolge uno studio sull’evoluzione dell’immaginario futurologico riguardante l’ecosistema lagunare.