Descrizione
«Non ho niente contro i ragionieri, ma la grazia di Dio non rientra, per definizione, in un foglio Excel» Adrien Candiard
Troppo spesso la fede cristiana viene vista come un elenco di proibizioni oppure come una lista di precetti da seguire pedissequamente. Niente di tutto ciò, sostiene Adrien Candiard.
Facendo eco a Paul Claudel – «per fortuna Gesù ci ha liberato dalla morale!» –, queste pagine ci conducono nel cuore del cristianesimo: il primato della grazia e della coscienza rispetto alla legge. Il perché è presto detto: «Un colpo di fulmine amoroso ci trasforma più profondamente della lettura del Codice penale», argomenta l’autore. Il quale, spaziando da Bernanos ai padri del deserto e facendo eco alla sua esperienza di guida spirituale, ci conduce sul crinale arduo ma affascinante della libertà così come ce la presenta l’apostolo Paolo.
Candiard è profondamente convinto di un fatto: «I conti del farmacista non hanno molto a che vedere con un grande amore». Per questo, che si tratti di sesso o di lavoro, di rapporto col denaro o col potere, «il vangelo è sempre una liberazione». Leggere questo libro, tanto breve quanto esplosivo, ne è una potente conferma.
Note biografiche
Adrien Candiard (Parigi 1982), dopo essersi dedicato alla politica, nel 2006 è entrato nell’Ordine domenicano. Oggi risiede al Cairo dove è membro dell’Institut dominicain d’études orientales (Ideo). Si occupa di islam e ha scritto anche diversi saggi di spiritualità. Nel 2017 ha ottenuto il Prix des libraires religieux per il volume Quando eri sotto il fico… Discorsi intempestivi sulla vita cristiana (Queriniana). Prossimamente EMI pubblicherà il suo pamphlet Comprendere l’islam. O meglio, perché non ne capiamo niente.