Descrizione
Non si può comprendere la personalità di La Pira se non si pone in evidenza la sua dimensione mistica, il suo confidare totalmente nella Grazia divina e soprattutto il ritenersi strumento di Dio per elargire e programmare la carità anche dal punto di vista politico. Riflettere sulla tematica della città era per La Pira una chiamata divina. Era del tutto convinto che l’umanità è stata intessuta da virtù e valori per mezzo del ruolo e della funzione che alcune città hanno assunto nel corso della storia. Chi vive all’interno della città è responsabile di un patrimonio che gli è stato consegnato per il bene delle generazioni. La metafisica della città dunque portava verso un cammino di unione tra le città per poi avere come effetto più prossimo l’unione degli Stati. Nell’opera di La Pira è possibile intravedere un intervento politico che si è concentrato verso le associazioni che sono fondamentali nella grande società, attuando un’opera chirurgica d’intervento intorno ai mali sociali. Tenendo conto di questo manifestiamo disaccordo verso chi annovera La Pira tra gli utopisti, poiché il suo intento non si è manifestato nel tracciare l’isola della felicità, ma nell’individuare tutto ciò che impediva ai suoi concittadini di indirizzarsi verso di essa.