Descrizione
Quando V.S. Pritchett morì, nel 1997, da lui si congedò con affettuoso rimpianto una vasta comunità di lettori che lo aveva seguito per decenni, contando sulla regolarità con cui sarebbero apparsi, prima in rivista, poi in volume, i suoi racconti. Così scomparve il più discreto dei narratori, ideale prosecutore di Čechov, osservatore sottile di tutto ciò che vale la pena raccontare ma spesso sfugge all’attenzione degli scrittori. «Amore cieco» è un perfetto campione fra i suoi racconti perfetti, una storia fondata su sentimenti elementari – l’amore e la vergogna –, ma stravolti e riscoperti come nuovi per l’angolo peculiare sotto cui si presentano.