Descrizione
Il contributo di Lamarck alla fondazione del pensiero evoluzionista è stato spesso sottovalutato. All’epoca della pubblicazione di Filosofia zoologica (nel 1809, cinquant’anni prima de L’origine delle Specie di Darwin), le idee di Lamarck si trovavano in antitesi con il paradigma scientifico dominante. Alcuni osteggiarono apertamente le idee lamarckiane, fino al punto da screditarne l’attendibilità scientifica. Successivamente, lo stesso Darwin non sembrò riconoscerne i meriti. Quando poi l’evoluzionismo divenne a sua volta il paradigma scientifico dominante, Lamarck è stato spesso ricordato principalmente in relazione alla teoria della “ereditarietà dei caratteri acquisiti”, idea confutata dal successivo accertamento dell’ereditarietà genetica. Tuttavia, non solo la concezione lamarckiana rimane fondativa per il paradigma evoluzionista, ma risulta anche sorprendentemente attuale in riferimento ai recenti sviluppi della stessa teoria dell’evoluzione.
Note biografiche
Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) è stato un naturalista, zoologo, botanico, enciclopedista francese. Verso la fine del XVIII secolo introdusse il termine “biologia” ed elaborò la prima teoria dell’evoluzione degli organismi viventi basata sull’adattamento e sulla ereditarietà dei caratteri acquisiti, teoria nota come lamarckismo.
Giulio Barsanti è ordinario di Storia delle scienze naturali, Storia della biologia e Storia dell’antropologia all’Università di Firenze. Si occupa di sistematica (La scala, la mappa, l’albero, 1992), primatologia e antropologia (L’uomo dei boschi, 2009; L’Uomo e gli uomini, 2010) e teorie dell’evoluzione (Dalla storia naturale alla storia della natura, 1979; Una lunga pazienza cieca, 2005).