Descrizione
Isole di plastica che popolano i mari e l’immaginario. Isole che diventano il simbolo dell’umanità presa fra migrazioni, razzismo e solidarietà. Isole che sfidano continenti, Stati che si isolano, popoli che fanno arcipelago, potenti e persone comuni che sognano isole tutte per sé. Le isole non smettono di affascinare, di far mondo, di parlare ai nostri sensi e alle nostre coscienze. Per coglierne i significati e le voci bisogna addentrarsi in un arcipelago semiotico che ci riporta alle profondità del mito e alle trame della storia globale, alle utopie del passato e ai conflitti del presente, alle narrazioni fantastiche e alla concreta creatività culturale. Oggi più che mai per ritrovare senso è necessario perdersi in un mare di isole.
Note biografiche
Franciscu Sedda, studioso di semiotica delle culture, è professore associato di Semiotica presso l’Università degli Studi di Cagliari. È stato vicepresidente dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici e ricopre attualmente la carica di segretario della Società di Filosofia del Linguaggio. Fra i suoi volumi Imperfette traduzioni. Semiopolitica delle culture (2012), Roma. Piccola storia simbolica (con Paolo Sorrentino, 2019), Tradurre la tradizione. Sardegna: su ballu, i corpi, la cultura (nuova edizione, 2019). È stato ideatore e organizzatore del festival Úìze di Carloforte e animatore del Progetto Isole dell’Università di Cagliari.