Descrizione
««L’amour fou scatta subito; incontriamo i Salom, ebrei di Sarajevo, e veniamo risucchiati nelle loro vicende, ammaliati dalle figlie. Un libro che è tante cose: un caso editoriale, un viaggio nel secolo breve, la storia della famiglia dell’autrice. E ha la potenza e il sapore che solo i ricordi sanno dare». »
«Marie Claire» - Marta Cervino
««Amori, delusioni brucianti, sconfitte, e sullo sfondo Sarajevo e le terre agitate della ormai ex Jugoslavia. Un romanzo indimenticabile». »
«Diva e donna» - Manuela Sasso
««Anni cruciali per l’Europa e per i Balcani che la Kuić fa emergere attraverso le vicende delle cinque sorelle Salom, donne anticonformiste di grande personalità». »
«Il Gazzettino» - Nico Nanni
«L’amour fou scatta subito; incontriamo i Salom, ebrei di Sarajevo, e veniamo risucchiati nelle loro vicende, ammaliati dalle figlie. Un libro che è tante cose: un caso editoriale, un viaggio nel secolo breve, la storia della famiglia dell’autrice. E ha la potenza e il sapore che solo i ricordi sanno dare. »
Marie Claire - Marta Cervino
«Amori, delusioni brucianti, sconfitte, e sullo sfondo Sarajevo e le terre agitate della ormai ex Jugoslavia. Un romanzo indimenticabile. »
Diva e donna - Manuela Sasso
«Anni cruciali per l’Europa e per i Balcani che la Kuić fa emergere attraverso le vicende delle cinque sorelle Salom, donne anticonformiste di grande personalità. »
Il Gazzettino - Nico Nanni
Tramonto nei Balcani ripercorre l’esistenza di una donna belgradese a cominciare dalla sua professione – organizzatrice di seminari per insegnanti di lingua inglese – alle frequentazioni con gli esponenti della cultura del periodo.
In particolare, Gordana Kuić ci racconta la grande storia d’amore della protagonista per il direttore d’orchestra Ivan Domazet, un uomo egocentrico diviso tra il ménage noioso e conflittuale con la moglie Slavka e l’amante «ufficiale», Vera. La storia dei due protagonisti pian piano si intreccia con la storia del loro paese, la Jugoslavia. Ivan sospetta e intravede l’ineluttabile «tramonto» del mondo a cui apparteneva. Vera si illude ancora che la catarsi finale passerà senza mietere vittime e sangue. Lentamente invece cominciano a sentirsi i primi dissidi, gli incontri al vertice jugoslavo creano disaccordi tra le parti provocando conflitti e divisioni, e gli animi si infiammano.
La grande festa che si tiene a Sarajevo per la prima del balletto composto da Domazet sul testo del romanzo d’esordio della scrittrice, Il profumo della pioggia nei Balcani si trasforma in una feroce resa dei conti, un grande scontro nella Sarajevo del 1991, alla vigilia della guerra. Anche il lussuoso ristorante dove si festeggia l’avvenimento finisce per assomigliare più a una bettola rissosa. Di lì a poco un intero paese andrà in frantumi e sarà cancellato dalla carta geografica insieme ai suoi protagonisti.
Note biografiche
Gordana Kuić nasce a Belgrado. Si laurea in Lingua e Letteratura inglese all’Università di Belgrado e allo Hunter College di New York. Lavora all’ambasciata americana di Belgrado come consulente per l’insegnamento della lingua inglese, alla AYUSA International come consulente speciale, e alla fondazione Soros come consulente per la diffusione della lingua inglese nell’Europa orientale e per gli aiuti umanitari alla ex Repubblica Jugoslava. Vive tra Belgrado e New York. È autrice di altri sette romanzi, tre dei quali vincitori del premio Golden Bestseller, e di una raccolta di racconti. Il profumo della pioggia nei Balcani (2015), Fiori di tiglio nei Balcani (2016) e Tramonto nei balcani (2018) sono pubblicati da Bollati Boringhieri.