Descrizione
Lui e lei, un marito e una moglie, una casa in comune, dei figli in comune, in un’apparente normalità domestica. Sotterraneamente, però, si agitano inquietudini profonde, frustrazioni senza rimedio, e una feroce volontà di dominare l’altro. È lei più che lui a governare le loro vite, finché una malattia improvvisa fa irruzione, scatenando la rabbia che covava da anni e portando a un episodio di inesplicabile violenza. La prova di forza tra i due si accentua, senza mostrarsi mai in modo esplicito. Lei capisce di poterlo tenere definitivamente in pugno, ma nello stesso tempo teme di restare legata per sempre a un terribile segreto del marito, complice, persino schiava. Il lettore sente raccontare prima la versione dell’uomo, gelida e delirante, nella quale arriva a sentirsi, lui sempre così passivo e succube, addirittura uno strumento del destino; poi quella della donna, che scivola a poco a poco in un buco nero fatto di paura e senso di colpa.
Una storia densa, increspata da brividi, sullo sfondo di un Appennino emiliano deturpato nel paesaggio e nei rapporti umani.
Una storia densa, increspata da brividi, sullo sfondo di un Appennino emiliano deturpato nel paesaggio e nei rapporti umani.
Note biografiche
Marco Santagata (Zocca, 1947 - Pisa, 2020) è stato uno scrittore, critico letterario e docente universitario, vincitore nel 2003 del Premio Campiello con Il maestro dei santi pallidi e nel 2006 del Premio Stresa di Narrativa con L’amore in sé (entrambi pubblicati da Guanda). Tra i suoi numerosi romanzi e saggi ricordiamo Papà non era comunista (il suo esordio pubblicato da Guanda nel 1996), Voglio una vita come la mia (Guanda, 2008), Come donna innamorata (Guanda, 2015; finalista al Premio Strega 2015) e Il copista. Un venerdì di Francesco Petrarca (Guanda, 2020). Marco Santagata è stato anche il curatore delle opere di Dante nell’edizione Meridiani Mondadori e l’autore della biografia Dante, Il romanzo della sua vita (Mondadori, 2012; Premio Comisso 2013).