Descrizione
Quando Fanny Keismann compie dieci anni, riceve il suo primo coltello da suo padre, il macellaio rituale di Grodno. Appare subito chiaro che la ragazza ha uno spiccato talento per la professione. La sua reputazione si diffonde rapidamente e anche i non ebrei provenienti dalle vicine città vengono a Grodno solo per vederla e per acquistare la carne macellata dalla «wilde chaya», la bestia selvaggia.
Poiché, però, la macellazione rituale non può essere praticata da una moglie e una madre, quando arriva il momento di mettere su famiglia Fanny lascia il lavoro e si dedica ai figli, vivendo in totale tranquillità fino al giorno in cui Zvi-Meir Speismann, marito della sorella maggiore Mende Speismann, abbandona la sua famiglia senza lasciare traccia.
Fanny sa che l’unica cosa che può fare per sua sorella è partire alla ricerca del cognato, per costringerlo a tornare a casa o a concederle il divorzio, liberandola dalla condizione di donna legata a un uomo che non c’è. Così, nel bel mezzo della notte, bacia i figli e il marito e si mette in viaggio verso la grande città di Minsk, dove si dice che Zvi-Meir Speismann sia fuggito. Sarà l’inizio di un’avventura che rischia di minare le fondamenta stesse dell’Impero russo.
Note biografiche
Yaniv Iczkovits è nato nel 1975 e ha pubblicato tre romanzi che hanno ricevuto importanti riconoscimenti letterari. Il suo terzo romanzo Tikkun è stato premiato con il prestigioso premio Agnon. Iczkovits ha un dottorato in filosofia dell’Università di Columbia e ha pubblicato un libro basato sul suo lavoro accademico intitolato Il pensiero etico di Wittgenstein (Palgrave Macmillan).