Descrizione
Perché l’educazione dovrebbe avere come uno dei suoi fini il ben-essere dei suoi studenti? È possibile pensare che apprendimento e ben-essere siano connessi? Se si come? Come possiamo creare ambienti di apprendimento che possano nutrire il ben-essere dei bambini e dei giovani? Questo libro rappresenta una sfida che da molti anni è nata e si è sviluppata in un percorso di ricerca e riflessione che pone al centro il ben-essere educativo per tutti. A partire da una lettura pedagogica del ben-essere che attraversa vari ambiti: filosofico (Aristotele e l’eudaímonia) economico (Approccio delle Capability, Sen, 1980) e psicologico (Psicologia Positiva, Diener, Seligman, 2001) e in connessione con le parole e i desideri espressi dai giovani, viene proposto un framework inclusivo (l’Universal Design for Learning) che sembrerebbe ispirarsi ai principi che valorizzano un insegnamento inclusivo e un apprendimento positivo verso una “didattica felice”. Infine la proposta, cioè che tendere verso una vita fiorente possa essere un habitus, per metterci in contatto con le nostre sensazioni, emozioni, pensieri positivi e negativi, esserne curiosi e darne un nome ed essere in grado di compiere allora una scelta per far sì che la vita fiorente diventi una abitudine. Questo libro si rivolge a tutti i bambini che con il loro modo d’essere sono manifestazione unica della nostra variabilità umana, pensando ad un contesto che aspira ad essere inclusivo.