Descrizione
«Appendo l'amaca. Sotto di me il vuoto, sopra di me le stelle. Guardo le luci della vallata e mi sento in pace. Non vorrei essere in nessun altro posto.»
Tempo fa ho detto che l'alpinismo era fallito, ma oggi dico no, non è vero, perché ci sono giovani come Hervé Barmasse. Hervé è capace di trovare l'avventura sulle Alpi e non solo in Himalaya o in Patagonia. Giovani come lui difendono i valori veri dell'alpinismo tradizionale. Tempo fa ho detto che ci sarebbero mancati giovani che fanno cultura dell'alpinismo, ma oggi dico no, ci sono ancora. Reinhold Messner
È soprattutto sulle montagne di casa, sulle Alpi, che Barmasse dimostra la bellezza della sua filosofia alpinistica, la determinazione delle sue solitarie sul Cervino, l'apertura di nuove vie. Matteo Bartocci, "il manifesto"
Barmasse intreccia racconti della sua vita con quelli della montagna. Emerge in queste pagine l'immagine di un grande alpinista che ha saputo mantenersi umile nonostante il successo, di un uomo cresciuto all'ombra del Cervino, che ha sempre guardato e scalato con grande rispetto. Cristina Zerbi, "Meridiani Montagne"
Note biografiche
È difficile riassumere in poche parole le avventure alpinistiche di Hervé Barmasse. Viaggiando in terre lontane come il Pakistan, la Patagonia, la Cina, il Nepal, o sulle Alpi, le sue scalate riportano fedelmente ai principi dell'alpinismo: avventura, esposizione al rischio e ricerca del nuovo fino a diventare l'alpinista che sul Cervino detiene il primato tra nuove vie, prime ascensioni solitarie e prime invernali. Per questo motivo la sua carriera è paragonabile a quella dei grandi alpinisti del passato. Alcune delle sue avventure hanno prodotto due film, Linea Continua (2010) e Non così lontano (2012), di cui Hervé è regista. www.hervebarmasse.com