Descrizione
I rari momenti di incontro tra strategie di ripresa cinematografica e progettazione architettonica sono evoluti da un paradigmatico cambiamento di percezione al cospetto dello spazio urbano verso una prospettiva in movimento. Essi coinvolgono cambiamenti significativi nel modo in cui vediamo e produciamo lo spazio. Sarà qui presentata un’analisi discorsiva delle relazioni tra spazio architettonico e spazio cinematografico in quanto esemplificativa dei problemi della questione del tempo nella realtà alterata del materiale registrato. L’autore ha a che fare con le funzioni individuate comuni sia all’architettura che al film, e queste sono tecnicamente supportate dai mezzi cinematografici intesi come un modo per dare forma alle visioni dell’architetto. L’intento è quello di dimostrare come l’impiego di mezzi cinematografici possa visualizzare i movimenti, articolare il tempo e interpretare la proiezione lineare e non lineare delle sequenze tra cinema e spazio architettonico reale. | Fragmented encounters between film strategies and architectural design have evolved from the paradigmatic change of perception vis-à-vis urban space towards a movement perspective; they encompass significant changes in the way we see and produce space. A discursive analysis of relations between architectural and cinematic space will be presented as an example of the problems of the issue of time in an altered reality of recorded material. The author deals with the identified functions, common to both architecture and film, that are technically supported by cinematic means as a way to concretise the architect’s visions. The intention is to demonstrate how the use of cinematic means can visualise movements, articulate time and interpret the linear and non-linear projection of sequence between cinematic and real architectural space.