Descrizione
LA VITA TORMENTATA E AVVENTUROSA
DI UN UOMO CHE HA COMBATTUTO
SU ENTRAMBI I FRONTI.
UN’IMMERSIONE TOTALE NELLA GRANDE
STORIA DEL FASCISMO
E DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.
“Non ti chiedo di credermi,
ti sto solo chiedendo di fidarti di me.”
Uber Pulga
Partigiano e fascista: oggi Uber Pulga è ricordato così. Com’è possibile? La storia di quest’uomo straordinario, raccontata da Alessandro Carlini con grande trasporto e la forza di un coinvolgimento personale e familiare, rappresenta un’occasione unica per tuffarsi e rivivere i conflitti e le contraddizioni di anni funesti come quelli della Seconda guerra mondiale.
Nato nel 1919 a Felonica, in provincia di Mantova, Pulga sceglie il fascismo, si arruola, è addestrato al controspionaggio in Germania e inviato a Reggio Emilia come infiltrato in un gruppo di partigiani. Sarà promosso sul campo dallo stesso Mussolini che vorrà incontrarlo di persona.
Spia e disertore, pluridecorato di Salò ed eroe della Resistenza, Uber Pulga è un uomo senza bandiere se non quella della propria coscienza. Una coscienza tormentata, mai pacificata, che lo porterà a vivere la delusione e il distacco dal fascismo ma non, come molti, cambiando casacca a guerra ormai persa. I documenti che l’autore di questo libro ha raccolto in anni di ricerche sul campo restituiscono l’immagine di un fuggiasco che aiuterà la causa partigiana senza smettere la camicia nera.
Un partigiano in camicia nera, giustiziato per tradimento dai suoi stessi camerati repubblichini all’alba del 24 febbraio 1945. La storia intensa e drammatica di un travaglio che non è solo umano e personale, è quello di un intero paese.
Note biografiche
È giornalista e scrittore. Scrive per l’«ANSA» e collabora con il settimanale svizzero «La Domenica». Grazie ai racconti di guerra di suo nonno, ha cominciato a documentarsi sull’ultimo conflitto mondiale, recuperando testimonianze e atti inediti. È autore del libro Partigiano in camicia nera, vincitore del Premio città di Como e del Premio Carver. La Newton Compton ha pubblicato Gli sciacalli, proposto al Premio Strega 2021, e Il nome del male.