Descrizione
«Questo è un libro per chi ha un cuore e sta aspettando di metterci una squadra. Parola di ultras.»
ANDREA VITALI
«Una bella storia di sport e, dunque, una bella storia di vita. Perché il calcio, quando è passione, la vita te la cambia.»
ALESSANDRO DEL PIERO
«È una storia bellissima che mi ha conquistato.»
CARLO VERDONE
«Questo libro e la storia che racconta dimostrano che non esistono sogni impossibili. Sarebbe da pazzi non leggerlo!»
SANDRO VERONESI
«Che siate o meno appassionati di calcio, "Crazy for football" è una storia che obbliga a fare il tifo per un'impresa epica, compiuta da un'armata Brancaleone.»
La Lettura - Severino Colombo
Davanti a noi, ora, non ci sono più due schizofrenici, uno psicotico, tre depressi, un ansioso eccetera. C’è un gruppo di giocatori, di amici, che si prepara a un Mondiale. Sono finiti, trascorsi, i mucchi di giorni incolori, le settimane scomparse, sacrificate al nulla. Al loro posto, adesso, c’è questa corsa di gruppo da un lato all’altro del campo, c’è il dribbling tra i conetti, il tiro in porta, la finta venuta male, il tiro sparato alle stelle, la risata. C’è smettere di avere la propria età per qualche giorno, tornare all’età calcio, a quell’adolescenza di ritorno che cancella ogni dato anagrafico e rende tutti bambini.
Mentre tra invasioni di campo, scontri tra ultras e polemiche il resto del mondo è ammalato di calcio, da qualche parte c’è anche chi di calcio guarisce. Succede a Osaka, in Giappone, nel primo Mondiale per persone con problemi di salute mentale.
Con ritmo e ironia, De Biasi e Trento raccontano la rocambolesca formazione della Nazionale italiana, tra i provini, gli allenamenti con un pugile campione del mondo, le mille difficoltà e il nascere di un’amicizia che sancisce, per i componenti della squadra, la fine della solitudine. Un’avventura follemente bella, abitata da personaggi così perfetti da sembrare inventati.
Come Sandrone, il super poliziotto che scortava il presidente della Repubblica finché non ha iniziato a sentire le voci, e si è dovuto dimettere.
Come Luís, il portiere che (forse) ha giocato in serie B.
Come Stefano, che mentre racconta i suoi tentativi di suicidio alza la testa, guarda i suoi compagni vestiti con le tute degli Azzurri e sospira, incredulo: «Che mi sarei perso».
Personaggi indimenticabili, che vi faranno innamorare, ridere, commuovere. E cambieranno per sempre la vostra idea di cosa vuol dire essere «pazzi».
ANDREA VITALI
«Una bella storia di sport e, dunque, una bella storia di vita. Perché il calcio, quando è passione, la vita te la cambia.»
ALESSANDRO DEL PIERO
«È una storia bellissima che mi ha conquistato.»
CARLO VERDONE
«Questo libro e la storia che racconta dimostrano che non esistono sogni impossibili. Sarebbe da pazzi non leggerlo!»
SANDRO VERONESI
«Che siate o meno appassionati di calcio, "Crazy for football" è una storia che obbliga a fare il tifo per un'impresa epica, compiuta da un'armata Brancaleone.»
La Lettura - Severino Colombo
Davanti a noi, ora, non ci sono più due schizofrenici, uno psicotico, tre depressi, un ansioso eccetera. C’è un gruppo di giocatori, di amici, che si prepara a un Mondiale. Sono finiti, trascorsi, i mucchi di giorni incolori, le settimane scomparse, sacrificate al nulla. Al loro posto, adesso, c’è questa corsa di gruppo da un lato all’altro del campo, c’è il dribbling tra i conetti, il tiro in porta, la finta venuta male, il tiro sparato alle stelle, la risata. C’è smettere di avere la propria età per qualche giorno, tornare all’età calcio, a quell’adolescenza di ritorno che cancella ogni dato anagrafico e rende tutti bambini.
Mentre tra invasioni di campo, scontri tra ultras e polemiche il resto del mondo è ammalato di calcio, da qualche parte c’è anche chi di calcio guarisce. Succede a Osaka, in Giappone, nel primo Mondiale per persone con problemi di salute mentale.
Con ritmo e ironia, De Biasi e Trento raccontano la rocambolesca formazione della Nazionale italiana, tra i provini, gli allenamenti con un pugile campione del mondo, le mille difficoltà e il nascere di un’amicizia che sancisce, per i componenti della squadra, la fine della solitudine. Un’avventura follemente bella, abitata da personaggi così perfetti da sembrare inventati.
Come Sandrone, il super poliziotto che scortava il presidente della Repubblica finché non ha iniziato a sentire le voci, e si è dovuto dimettere.
Come Luís, il portiere che (forse) ha giocato in serie B.
Come Stefano, che mentre racconta i suoi tentativi di suicidio alza la testa, guarda i suoi compagni vestiti con le tute degli Azzurri e sospira, incredulo: «Che mi sarei perso».
Personaggi indimenticabili, che vi faranno innamorare, ridere, commuovere. E cambieranno per sempre la vostra idea di cosa vuol dire essere «pazzi».
Note biografiche
Volfango De Biasi, regista e sceneggiatore,
ha scritto e diretto vari documentari,
tra cui Matti per il calcio (2004), Solo
amore (2008) e Crazy for football
(2017). Nel 2010 ha firmato con
Francesco Trento, Gianni Romoli e Aureliano
Amadei la sceneggiatura del
pluripremiato 20 sigarette. Autore di
pellicole di successo, come i due «biglietti
d’oro» Colpi di fulmine (2012) e
Colpi di fortuna (2013), ha diretto svariati
film campioni di incassi, tra cui Come
tu mi vuoi (2007) con Nicolas Vaporidis
e Cristiana Capotondi, e la trilogia
Un Natale stupefacente (2014), Natale
col Boss (2015, candidato ai Nastri
d’Argento) e Natale a Londra (2016),
tutti con Lillo e Greg. Con Crazy for
football ha vinto una Menzione speciale
ai Nastri d’Argento e il David di Donatello
2017. Questo è il suo terzo libro.
ha scritto e diretto vari documentari,
tra cui Matti per il calcio (2004), Solo
amore (2008) e Crazy for football
(2017). Nel 2010 ha firmato con
Francesco Trento, Gianni Romoli e Aureliano
Amadei la sceneggiatura del
pluripremiato 20 sigarette. Autore di
pellicole di successo, come i due «biglietti
d’oro» Colpi di fulmine (2012) e
Colpi di fortuna (2013), ha diretto svariati
film campioni di incassi, tra cui Come
tu mi vuoi (2007) con Nicolas Vaporidis
e Cristiana Capotondi, e la trilogia
Un Natale stupefacente (2014), Natale
col Boss (2015, candidato ai Nastri
d’Argento) e Natale a Londra (2016),
tutti con Lillo e Greg. Con Crazy for
football ha vinto una Menzione speciale
ai Nastri d’Argento e il David di Donatello
2017. Questo è il suo terzo libro.
Francesco Trento, scrittore e sceneggiatore,
ha pubblicato La guerra non era finita
(Laterza, 2014) e, con Aureliano
Amadei, Venti sigarette a Nassirya (Einaudi,
2005), di cui ha scritto anche la
sceneggiatura per il cinema (20 sigarette,
miglior film al Festival di Venezia 2010,
sezione «Controcampo»). È autore di
molti documentari, tra cui Matti per il
calcio, Stessa spiaggia, stesso mare,
Crazy for football e la docufiction Brothers
in Army. Con Franco Fracassi ha
scritto e diretto Zero, inchiesta sull’11
settembre. Dal 2005 gioca nella Nazionale
italiana scrittori, Osvaldo Soriano
Football Club, di cui è oggi anche allenatore.
www
ha pubblicato La guerra non era finita
(Laterza, 2014) e, con Aureliano
Amadei, Venti sigarette a Nassirya (Einaudi,
2005), di cui ha scritto anche la
sceneggiatura per il cinema (20 sigarette,
miglior film al Festival di Venezia 2010,
sezione «Controcampo»). È autore di
molti documentari, tra cui Matti per il
calcio, Stessa spiaggia, stesso mare,
Crazy for football e la docufiction Brothers
in Army. Con Franco Fracassi ha
scritto e diretto Zero, inchiesta sull’11
settembre. Dal 2005 gioca nella Nazionale
italiana scrittori, Osvaldo Soriano
Football Club, di cui è oggi anche allenatore.
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