Descrizione
"La ferita di Genova è l'unico punto sul quale tutti sono d'accordo. Ogni volta che parlavo con alcuni protagonisti di quei giorni, coglievo in loro il rimpianto per un'occasione perduta, alla quale, forse, non tutti avevano creduto alla stessa maniera. (…) Altrove. Il destino del popolo di Genova è stato quello di rifugiarsi altrove."Nel 2001 a Genova viene spezzato il sogno dei No global italiani. La ferita è devastante, quasi mortale. Eppure il movimento No global ha cercato di rimettersi in piedi, vivendo altre giornate importanti, che lasciavano presagire un nuovo inizio, che però non è mai fiorito. Cos'era in fondo quel movimento? Possibile che sia apparso con roboante fragore sulla scena politica italiana e mondiale e poi rapidamente sparito, come una meteora luminosa? Ripercorrere gli eventi degli ultimi dieci anni, partendo e ritornando da Genova, significa incrociare una storia molto italiana: le giornate esaltanti del Forum di Firenze, la lacerazione sulla disobbedienza civile, la questione del pacifismo, la rottura con l'ala più radicale e l'addio delle associazioni cattoliche, la lotta contro l'Alta velocità in Val di Susa e quella contro la base americana a Vicenza, fino ai comitati contro i rifiuti e alle rivolte degli ultimi mesi. Con partecipazione e disincanto, una delle penne più felici del giornalismo italiano racconta quel che è accaduto prima di Genova, durante e soprattutto dopo. Nel rivelare i dettagli inediti di quanto accaduto nel luglio 2001, Marco Imarisio racconta altresì i faticosi preparativi al G8, i laceranti dibattiti interni, la sordità del potere; a distanza di anni rilegge il significato del culto sorto intorno alla figura di Carlo Giuliani; rivisita i luoghi oscuri della Diaz e Bolzaneto e la speranza di una rinascita sotto le bandiere arcobaleno, fino agli anni del rompete le righe, alla perdita di un orizzonte comune e al mesto ritorno a casa. Da allora, qualcosa dello spirito di Genova rimane nelle lotte locali, nei movimenti dal basso, nel sogno che comunque sopravvive di un'altra forma di società e politica. Spesso perdendo, ogni tanto guadagnando qualche vittoria di tappa. Attraverso il cammino dei No global si compone una storia alternativa di questo primo decennio del nuovo secolo.