Descrizione
La conservazione di specifiche aree non è più sufficiente a garantire una qualità ambientale diffusa. Oggi il recupero della qualità dell’ambiente si ottiene attraverso un’azione volta non solo alla conservazione degli elementi naturali integri ma attraverso il recupero degli ambiti che presentano segni di degrado, di sottoutilizzazione, di marginalità, ricostruendo le qualità ambientali e paesaggistiche, restituendo un minimo livello di continuità all’ambiente, riducendo gli effetti scaturenti dalle attività antropiche. Il testo mira a definire le linee guida per i processi decisionali e a indicare le priorità per gestire i rischi naturali ed antropici. Questo può portare alla creazione di un SSD in grado di semplificare l’uso dei dati e dei modelli per la risoluzione di problemi non-strutturali, per acquisire conoscenze, realizzare strategie di lungo periodo e definire scopi utili. L’area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano prescelta per questa ricerca, una zona turistica ricca di bellezze naturali, molto eterogenea dal punto di vista geomorfologico, con elevati impatti derivanti dall’urbanizzazione e dal degrado antropico, per la compresenza di molti rischi naturali si può considerare un caso studio privilegiato e rappresentativo.