Descrizione
Tra la fine del Duecento e la prima metà del secolo successivo il Comune di Firenze decise la pianificazione di alcune Terre Nuove: abitati e comunità destinati a costituire i nuovi poli di riorganizzazione politica, economica e demografica delle rispettive aree ove dovevano sorgere. La classe dirigente fiorentina in quell’occasione trasse insegnamento dalle esperienze che nei secoli XII e XIII, in Toscana come altrove, avevano visto signori, vescovi ed altri Comuni cittadini procedere alla realizzazione di simili iniziative. Il libro osserva da vicino tempi, modi e strategie delle nuove fondazioni fiorentine, anche alla luce di un passato in cui Firenze aveva tentato o appoggiato alcuni progetti sperimentali che precedettero la stagione delle Terre Nuove di San Giovanni Valdarno, Scarperia, Firenzuola e degli altri abitati sorti nel contado fiorentino
Note biografiche
Paolo Pirillo insegna Storia medievale presso l’Università di Bologna. Le sue indagini sono rivolte, in particolare, al popolamento, alla società delle campagne medievali e alla politica territoriale cittadina