Descrizione
Le prime occupazioni studentesche a Roma nel ’68, la militanza in Avanguardia Operaia, la babele dei gruppi extraparlamentari, l’esperienza di via dei Volsci, l’utopia rivoluzionaria quotidiana.
E poi le bombe e gli attentati, Moro e le Br, la cupezza degli Anni di piombo...
Ma anche, prima: l’infanzia felice e povera nella borgata di Ladri di biciclette. E dopo: l’impegno nel giornalismo, i figli e l’amore per Anna, colta e indipendente, nata in una famiglia polacca che, dopo aver combattuto nazismo e comunismo, aveva partecipato fin dalla nascita al movimento di Solidarność.
Schiavello riavvolge il nastro della propria vita e dona un valore storico e letterario alle inquietudini di una intera generazione.
“Una storia pasoliniana di ragazzi di borgata che si trasforma in un avvincente romanzo di formazione. La periferia come palestra di vita, ma anche scuola superiore di politica”
Paolo Pagliaro
Note biografiche
Piero Schiavello è nato a Roma nel 1948. Si è iscritto alla Facoltà di Ingegneria dell’Università “La Sapienza” nel 1968 e pochi anni dopo è stato tra i fondatori della sede di Autonomia Operaia in via dei Volsci. Dopo aver avviato la nuova serie della rivista “Tempi Moderni” con Fabrizio Onofri, e dopo aver lavorato come inviato per il quotidiano “Il Diario” di Massimo Caprara, nel 1983 è entrato nella redazione de “la Repubblica”, dove è rimasto per trenta anni, fino alla pensione. Anna (Gallucci 2015) è il suo primo libro.