Descrizione
Il declino non è un semplice dato economico: è un fenomeno allo stesso tempo politico, sociale e culturale che produce effetti devastanti sulle condizioni di vita e sull’economia. Il nuovo libro di Romano Benini, giornalista economico e docente di politiche del lavoro, riflette su cosa sia e come si manifesti la crisi di una nazione e di un territorio e come possa diventare prima declino e poi decadenza. Quella che sta attraversando oggi l’Europa è una semplice crisi, o si tratta di un vero e proprio declino? Per rispondere a questa domanda, l’osservatorio privilegiato probabilmente è proprio l’Italia, e in particolare Roma. Nella capitale, infatti, i segni che fanno pensare al declino ci sono tutti: clientelismo, corruzione, mancato rispetto delle regole, aumento del carico fiscale e conseguente evasione, perdita di credibilità da parte del ceto politico, rifiuto del bene comune e fuga verso gli interessi particolari e privati. Le cause di questa situazione sono profonde e riconducibili tutte al degrado morale, alla perdita del senso di responsabilità, alla svalutazione del saper fare e delle capacità. Una crisi sociale e culturale, che si manifesta essenzialmente come crisi di identità e come incapacità di guardare all’altro, ma che si traduce immediatamente anche in una crisi economica.
Il declino che oggi sembra delinearsi con contorni sempre più netti, in Italia come in Europa, ha un precedente ben preciso nella lunga fase del declino dell’Impero romano. Ed è proprio la storia di Roma che ci può insegnare come dalla crisi si possa anche uscire: attraverso la costruzione di un sistema comune che unisca popoli e nazioni, aperto e con una forte identità. La crisi può essere l’occasione per cominciare a costruire una grande realtà politica che tenga insieme nazioni e popoli diversi, con la società e la cultura ancor prima che con l’economia e la finanza. Il declino, insomma, non è necessariamente il nostro destino.