Falsa partenza

Autore:
Editore:
Anno:
2019
ISBN:
9788857243344
DRM:
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Descrizione

Il potere dell'Arte, contro ogni moda passeggera Falsa partenza fa parte di una collezione di quattro racconti lunghi, usciti nella raccolta Vecchia New York, uscita nel 1924. Siamo dalle parti dell’Età dell’innocenza, con una osservazione minuta e crudele dei riti, usi e costumi, dell’alta società newyorkese. Al centro della vicenda è il viaggio in Europa di Lewis Raycie, giovane rampollo di un ricco magnate, inviato nel vecchio continente per acquistare dipinti di rango per la casa paterna. Il giovane è sotto l’incantesimo di John Ruskin, di cui segue alla lettera il vangelo estetico. Egli acquista quindi opere dei maestri del Trecento e del Quattrocento, appassionandosi di fondi oro e di angeliche madonne, infervorato per la spiritualità dei tempi antichi. Il padre, infuriato perché non ha acquistato grandi tele barocche, che avrebbero dato assai più lustro alla famiglia, secondo il diffuso modo di sentire del tempo, lo disereda. Poco dopo, come in un melodramma, muore di crepacuore, e non ha il tempo di opporsi al matrimonio dell’estetico figlio con una giovane che sembra un angelo del Beato Angelico. In queste pagine perfette, Edith Wharton disegna magistralmente un moralitytale sul potere devastante dell’Arte, contro le convenzioni delle mode e le giravolte del gusto, laddove uno sguardo aguzzo narra con grande ironia una discesa nell’abisso sociale, determinata dalla fedeltà a un immaginario proprio, non condiviso dalla società.


Note biografiche

Edith Wharton (1862-1937), tra i maggiori romanzieri statunitensi del XX secolo, dimorò soprattutto in Francia, per lunga parte della sua esistenza. Amica e confidente di Henry James, venne spronata da lui alla carriera di autore. Nel 1902 debuttò con il primo romanzo The Valley of Decision, cui fecero seguito numerose opere di larga fama come La casa della gioia (1902), Ethan Frome (1911) e il più celebre L’età dell’innocenza (1920), per cui fu la prima donna a ricevere il Premio Pulitzer. Nelle sue opere torna spesso il tema dell’arte, spesso insieme alle gotiche suggestioni di storie di spettri.

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