Descrizione
Estate 2019. Mondiale di Francia. La stagione che per il calcio femminile ha ribaltato il mondo, il mese di mezzo fra ciò di cui la gente non si accorgeva ancora e ciò che sta succedendo oggi. Un durante prezioso. Questo libro lo racconta, aggiungendo il “prima" delle splendide storie di tutte le protagoniste azzurre.
Francia 2019. Mondiali femminili di calcio. Lo spartiacque. L’anno zero nel luogo zero. L’inizio di una nuova era. Per il calcio femminile italiano ha rappresentato un clamoroso passo in avanti per l’intero movimento che, fino a quel momento, veniva considerato come qualcosa di folkloristico, e poco di più.
«Una ragazza non può giocare a pallone», era il pensiero comune. Durante l’infanzia se lo sono sentito ripetere molte calciatrici dell’Italia, anche dai propri genitori. Sognatrici che dovevano combattere fra le mura di casa, costrette a sentirsi attaccate nel luogo meno atteso, dalle persone in teoria più vicine. Nessuna di loro ha mollato. Erano bambine che raccontavano bugie, pur di potersi allenare. Valentina Bergamaschi ha rischiato di perdere un polmone. Laura Giuliani, il portiere titolare, si è dovuta trasferire in Germania per giocare. E prima di allenarsi, ogni mattina, si alzava alle tre, per lavorare in una panetteria, perché il calcio femminile prevede stipendi nemmeno lontanamente all’altezza di quelli dei colleghi maschi. Valentina Giacinti staccava la testa alle bambole, pur di avere un pallone. Stefania Tarenzi a 16 anni correva ancora in bicicletta. A Elena Linari nessuno ha regalato nulla, gioca e vince con l’Atletico Madrid, intanto le piacerebbe che in Italia la sua omosessualità non fosse vissuta come un motivo di imbarazzo. Francia 2019 ha rappresentato un salto in alto – senza precedenti – a livello di cultura sportiva. L’inizio di una bellissima storia, con 23 protagoniste in campo e una in panchina. La storia che leggerete in questo libro.
Note biografiche
Alessandro Alciato (Biella, 1977) è giornalista, scrittore e docente di Storia del Calcio all’Università San Raffaele di Roma. Oltre a quella che avete fra le mani, è coautore delle autobiografie di Carlo Ancelotti Preferisco la Coppa (2019), Stefano Borgonovo Attaccante nato (2010), di Andrea Pirlo Penso quindi gioco (2013), di Walter Mazzarri Il meglio deve ancora venire (2014) e di Massimo Ferrero Una vita al massimo (2015). Ha pubblicato anche Metodo Conte (2015), La nostra bambina (2015, con Fabio Cannavaro) e Demoni (2018).
Fra i suoi principali riconoscimenti il Premio Dardanello nel 2005, il Gianni Brera nel 2011, il Premio Viareggio Sport nel 2014 e il Premio Antonio Ghirelli nel 2018.
I suoi libri sono tradotti in oltre dieci Paesi.