Descrizione
Roma, febbraio 2013. Nei giorni che intercorrono tra le dimissioni di Benedetto XVI e l’elezione di papa Francesco, il commissario Ponzetti viene chiamato in Vaticano per indagare sulla morte di un sacerdote, il “prete di San Damaso”, che tutte le settimane teneva affollate catechesi in una chiesa del centro. Nella stessa chiesa, da qualche tempo, si è diffusa la credenza di una Madonna piangente che ha suscitato entusiasmo tra i fedeli e messo in allarme la Curia. Si apre così un’indagine vincolata alla più stretta segretezza nel tentativo di scoprire la verità ed evitare il diffondersi della notizia di un suicidio. Ma Ponzetti non è stato scelto a caso per questo compito. E non solo perché sua moglie conosceva quel prete e frequentava quella chiesa.
Il commissario, affiancato come sempre dal fido Iannotta, avrà un bel daffare per scoprire il mistero celato in questa intricata vicenda, che si svolge sullo sfondo di una Roma cupa, a due facce, in cui la soluzione all’enigma potrebbe nascondersi tra le mura vaticane. E Ponzetti finirà, suo malgrado, per vedere coinvolta la sua famiglia nella soluzione del caso, particolarmente delicato, stavolta, e legato a complicati intrighi davvero più grandi di lui.
«C’è una Roma per turisti e c’è la Roma che vive, quella vera. Il modo migliore per capirla è seguire il commissario Ponzetti».
Marco Malvaldi
«Cammina, Ponzetti. Cammina per la città, incontro alla notte, in mezzo alla gente che corre dietro alla vita senza raggiungerla mai. Cammina, Ponzetti. Come se sapesse dove sta andando».
Maurizio De Giovanni
«Roma sta a Ponzetti come Parigi a Maigret e New York a Nero Wolfe. Dopo la Sicilia di Montalbano, anche Roma ha trovato il suo eroe».
Antonia Arslan, «Avvenire»
«Vien voglia di stringere la mano a Giovanni Ricciardi, e ringraziarlo per aver dato volto e fisionomia a un personaggio così».
Marco Lodoli, «la Repubblica»
Il commissario, affiancato come sempre dal fido Iannotta, avrà un bel daffare per scoprire il mistero celato in questa intricata vicenda, che si svolge sullo sfondo di una Roma cupa, a due facce, in cui la soluzione all’enigma potrebbe nascondersi tra le mura vaticane. E Ponzetti finirà, suo malgrado, per vedere coinvolta la sua famiglia nella soluzione del caso, particolarmente delicato, stavolta, e legato a complicati intrighi davvero più grandi di lui.
«C’è una Roma per turisti e c’è la Roma che vive, quella vera. Il modo migliore per capirla è seguire il commissario Ponzetti».
Marco Malvaldi
«Cammina, Ponzetti. Cammina per la città, incontro alla notte, in mezzo alla gente che corre dietro alla vita senza raggiungerla mai. Cammina, Ponzetti. Come se sapesse dove sta andando».
Maurizio De Giovanni
«Roma sta a Ponzetti come Parigi a Maigret e New York a Nero Wolfe. Dopo la Sicilia di Montalbano, anche Roma ha trovato il suo eroe».
Antonia Arslan, «Avvenire»
«Vien voglia di stringere la mano a Giovanni Ricciardi, e ringraziarlo per aver dato volto e fisionomia a un personaggio così».
Marco Lodoli, «la Repubblica»
Note biografiche
Giovanni Ricciardi è professore di greco e latino in un liceo di Roma. Il silenzio degli occhi è la terza indagine del commissario Ottavio Ponzetti, il personaggio creato da Ricciardi, già protagonista de I gatti lo sapranno (2008) e Ci saranno altre voci (2009), anch’essi pubblicati da Fazi.