Descrizione
I primi anni del Novecento rappresentarono per la capitale del Regno d’Italia un periodo di rapida e sostanziale trasformazione. Nel momento in cui il Paese si avviava a una nuova fase politico-sociale – e a uno squilibrato decollo industriale – Roma esemplificava le contraddizioni di un tessuto nazionale in bilico tra passato e modernità, tra sviluppo e arretratezza, tra società di massa e antiche reti di notabili.
Il volume, attraverso un approccio multidisciplinare, cerca di cogliere alcuni aspetti di questa fondamentale transizione, focalizzando l’attenzione sull’emergere di nuove istanze provenienti da un territorio cittadino e provinciale in rapido mutamento ambientale e sulla pressante richiesta dei ceti popolari di incidere sui processi decisionali politico-amministrativi. In tal senso l’osservatorio privilegiato è il mondo del lavoro, ma vengono studiati anche altri settori chiave nel processo di integrazione delle masse, come l’istruzione professionale, l’assistenza nei quartieri popolari, la presenza femminile, l’associazionismo studentesco.
Note biografiche
Paolo Carusi insegna Storia contemporanea nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di “Roma Tre dove è ricercatore. Si occupa principalmente di storia italiana, con particolare riguardo alla nascita e allo sviluppo dei movimenti e dei partiti politici. Tra le sue pubblicazioni: Superare il trasformismo: il primo ministero di Rudinì e la questione dei partiti “nuovi” (Studium 1999); I partiti politici italiani dall’Unità ad oggi (Studium 2001, 2008).