Descrizione
Dalle contraddizioni e dai paradossi della nostra epoca emerge prepotentemente una richiesta: riattivare il valore della fraternità. Oggi non è più sufficiente denunciare la persistenza di una questione morale. Nel delicato momento che stiamo vivendo è necessario recuperare in chiave etica e politica un'idea smarrita, troppo a lungo oscurata o identificata con le letture parziali che ne sono state date nel corso della storia. Questo libro spiega perché porre al centro della nostra visione del mondo e dell'agire umano la fraternità, una nuova "bussola" contro il fondamentalismo individualista, ma anche contro le derive comunitariste e settarie, di qualsiasi matrice. Ripercorrendo le concezioni principali della fraternità in Occidente - il cristianesimo, l'illuminismo e il marxismo -, l'autrice le rimette in discussione dando a ciascun lettore gli strumenti per costruire un proprio orientamento pratico in chiave laica e civile.
Note biografiche
Maria Rosaria Manieri (Nardò 1943) è professore associato presso L'Università degli Studi del Salento. Autrice di ricerche e saggi critici sui temi dell'umanesimo, del rapporto tra politica e morale, della donna e della famiglia nella filosofia moderna. Ha svolto attività politica nelle fila del Partito socialista, è stata senatrice della Repubblica fino al 2006. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Mediterraneo Donna e il premio Arward 2006. Attualmente si dedica all'insegnamento.
Giuseppe Vacca (Bari, 1939), storico del pensiero politico, è presidente della Fondazione Istituto Gramsci di Roma e della Commissione scientifica dell'Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Gramsci.