Descrizione
L’impazienza sembra essere la cifra della nostra contemporaneità. Attraversa tutte le sfere della nostra esistenza: è il prestissimo della produzione, del consumo, della circolazione e della comunicazione. È un tempo che subiamo, ma anche un tempo a cui non possiamo rinunciare. C’è possibilità di farne buon uso? Discutendo le più importanti teorie critiche degli ultimi anni, questo libro prova a mettere in questione i rapporti fra modo di produzione, forme della comunicazione, decisioni politiche, per capire come si trasforma nella contemporaneità l’esperienza soggettiva. E come quest’esperienza possa essere sottratta all’impazienza che quotidianamente ci assale, per diventare «altra pazienza», progetto.