Descrizione
Bancari, «tecnici», industriali, opinionisti sono concordi nel dirci che dobbiamo cambiare. Dobbiamo cambiare il nostro modo di considerare il lavoro e la vita consociata, i rapporti mondiali e l'esistenza individuale; altrimenti, la crisi ci porterà via, come infimi relitti, verso l'oceano della povertà definitiva. Per i nostri padroni, dice Badiou, «questa è la legge del mondo». Ma questo libro - la prima e più autorevole interpretazione filosofica della nuova stagione di rivolte mondiali, dalla primavera araba agli Indignados a Occupy - sostiene una tesi diversa: un nuovo mondo sta nascendo, basato su tutt'altre regole. Un mondo che rigetta le parole d'ordine della «modernizzazione» e della «riforma», sotto le quali si traveste un tentativo di regressione politica senza precedenti, volto a adeguare la produzione e la vita stessa ai dogmi di un liberismo oligarchico e ottocentesco; un mondo che - sebbene in maniera ancora confusa e dispersa - a quest'ordine si ribella esplicitamente, entrando in quello che Badiou chiama «il tempo delle rivolte». Rivolte attraverso le quali il «risveglio della storia» dovrà dar luogo a un «risveglio dell'Idea»: l'idea di comunismo, un comunismo antidogmatico e in fieri, che rilanci l'insopprimibile aspirazione dell'uomo alla giustizia, all'eguaglianza, all'universalità.
Note biografiche
Alain Badiou, scrittore, filosofo, professore emerito all’École normale supérieure de la rue d’Ulm, è fra i massimi filosofi viventi. Sua opera principale è L’essere e l’evento (1988), tradotto in italiano nel 1995. Il secondo volume dell’opera, Logiques des mondes (2006), è ancora inedito da noi. Fra i suoi ultimi libri pubblicati in Italia, La Repubblica di Platone (2013) e Il risveglio della storia (2012), con Ponte alle Grazie; ma ricordiamo anche Manifesto per la filosofia (2008), Beckett. L’inestinguibile desiderio (2008), Secondo manifesto per la filosofia (2010), Piccolo pantheon portatile (2010), San Paolo (2010), Heidegger. Il nazismo, le donne, la filosofia (2010), L’ipotesi comunista (2011), Metafisica della felicità reale (2015), Il nostro male viene da più lontano (2016) e Lacan (2016).