Descrizione
Nel 1977 erano in pochi a credere nell’originalità e nella genuità della narrativa thriller-poliziesca italiana. Molti autori erano spesso costretti ad adottare pseudonimi stranieri per poter editare certe storie e pochi editor davano loro ascolto e udienza. Per questo “Buon sangue italiano” rimane a tutt’oggi un'operazione coraggiosa e allo stesso tempo felice per la scelta dei testi che vi furono inseriti e che riletti oggi non sen-tono affatto l’usura dei tempi.