Descrizione
A partire almeno dall’opera di Nietzsche la domanda sul senso della verità percorre e inquieta il pensare e l’agire dell’Occidente; ogni forma di conoscenza, che lo sappia o no, deve rispondere all’interrogativo sulla natura della stessa volontà di verità e sull’originarietà dell’apertura che consente l’operazione del porre domande. Se l’instabilità del senso del mondo accompagna ogni forma di interrogazione sul mondo stesso, allora già la forma del pensiero riflessivo ha in sé lo sviluppo, o, se si preferisce, la deriva nichilista dell’assenza di fondamento. Pertanto lo spazio nel quale pensiamo il sapere-agire pedagogico ed il suo costrutto fondamentale – la formazione – non è semplicemente attraversato dall’incertezza, ma vi è radicato, proprio in quanto pensiero riflessivo. Il volume presenta un’interrogazione su questo tema, partendo da quel disagio proprio di chi fa ricerca e formazione e che, pur credendo nella radicalità interpretativa di ogni forma di verità, è altrettanto convinto della radicale responsabilità di cui si è investiti nel momento in cui si fa formazione.