Descrizione
Trent’anni fa, quando l’Unione Sovietica divenne la Federazione russa, abbiamo pensato che la guerra in Europa fosse finita. Ma a finire, in realtà, fu la pace. Tra l’89 e il ’91 l’ordine mondiale fondato sull’equilibrio del terrore si è esaurito. Nessun nuovo ordine è stato negoziato e non è strano che da allora la politica europea sia destinata all’instabilità. L’oblio del nostro passato ha fatto compiere all’Occidente una serie infinita di errori e così siamo scivolati nell’invasione russa dell’Ucraina come sonnambuli. Ci siamo risvegliati in un’Europa diversa, unita come mai prima. Putin si è rivelato il nemico perfetto, venuto subito dopo la pandemia. La Nato si è rafforzata, gli Stati Uniti si sono riavvicinati. Ma l’unità innescata dalla guerra in Ucraina è del tutto reattiva. Cosa accadrà dopo? Nel 2022 è cominciato un secolo nuovo. La Russia vuole tornare a essere un impero. La Cina è in sintonia con Mosca, ma solo per competere da una posizione di vantaggio con Washington. La Germania deve fare i conti con la sua storia mentre si arma. L’Italia oggi rischia di disgregarsi in molte sub-Italie a vantaggio di potenze vicine e lontane. Questa guerra fa emergere le differenze di interessi delle due sponde dell’Atlantico e la difficoltà a conciliarle. Gli Stati Uniti torneranno ad allontanarsi, oppure le relazioni con l’Unione europea si faranno più tese? La geopolitica del futuro potrebbe somigliare a una versione più complessa di quella del passato. Per capire chi siamo, quel che (non) possiamo, dobbiamo dunque scandagliare le radici antiche dell’oggi. Così scopriremo quanto angolo ci resta per soddisfare la nostra insopprimibile volontà di domani.