Descrizione
Sin dalla più remota antichità i passaggi d’epoca sono stati considerati chiusure e aperture di cicli, in obbedienza a una concezione del tempo quale sostanza non uniforme e neppure lineare – come invece l’età moderna si è abituata a pensarlo. Ma anche per i moderni il tempo rimane un’entità oscura, scandita da soglie che suscitano attese esaltanti e crudeli incubi: anzitutto i millenni. Ed è proprio uno di tali momenti che stiamo ora vivendo, in coincidenza con quella che, secondo l’antica concezione astrologica fondata sulla precessione degli equinozi, è la transizione dall’Età dei Pesci (dominata da Cristo «Ichthys») all’Età dell’Acquario, i cui caratteri possiamo solo presagire. A questo grande tema, adatto a ogni superstizione come alla speculazione più alta, Ernst Jünger dedicò in «Al muro del tempo» una delle sue meditazioni più chiaroveggenti. Insieme arcaico e proiettato in avanti, lo spirito di Jünger sa prepararci meglio di chiunque altro a un ominoso evento che ci obbliga a confrontarci con la più enigmatica dimensione della nostra vita: il tempo.