Descrizione
Gli anni cinquanta hanno costituito, per il Mezzogiorno, un periodo di grandi cambiamenti strutturali e sociali. Intrecciando elementi storico-descrittivi a mutamenti ideologici, il libro di Musatti, scritto nel pieno di quella stagione, rappresenta – riletto oggi, dopo quasi sessant’anni – un documento di impressionante lucidità. Il pamphlet (così lo definiva lo stesso autore) si proponeva di individuare i fattori che avevano determinato l’indebolimento dell’originaria struttura meridionale. La grande rivoluzione sociale ed economica generata dall’emigrazione, la scarsa riuscita delle alleanze di stampo gramsciano tra operai del Nord e contadini del Sud, i parziali insuccessi della Cassa del Mezzogiorno come ente autonomo, sono solo alcuni tra i fattori di una trasformazione convulsa, che non riuscì a raggiungere l’obiettivo di una vera crescita del Sud, pur in presenza di uno scenario dominato da un intervento statale senza precedenti. La via del Sud rappresenta un’analisi puntuale di tutte le grandi problematiche radicate nel Mezzogiorno, di cui Musatti aveva conoscenza diretta grazie alla sua esperienza di «meridionalista» del Movimento di Comunità. È proprio l’appartenenza dell’autore al gruppo – fondato e diretto da Adriano Olivetti, radicato in quegli anni attorno all’esperienza della fabbrica di Ivrea e proteso anche alla comprensione e alla risoluzione dei problemi del Sud – a rendere così interessante il testo. La conoscenza della realtà, di ciò che era già stato fatto e tentato e, soprattutto, la consapevolezza di quello che si sarebbe potuto fare, sono i punti fondamentali di quest’analisi del Sud nel momento di massima espansione delle politiche dell’intervento straordinario. Ed è proprio contro l’impostazione della Cassa del Mezzogiorno – considerata da Musatti come affetta da un rischio di astratto centralismo – che si leva la difesa appassionata delle ragioni delle comunità locali, alla ricerca di un riscatto del Mezzogiorno che potesse essere patrocinato direttamente dai suoi paesi e dalle sue città, dai suoi stessi abitanti.