Descrizione
Dall'autrice di 101 cose da fare a Padova almeno una volta nella vita
La storia di Padova, così ricca di eventi e di personaggi, merita di essere conosciuta da tutti gli abitanti della città ma non solo. Tentate di rilassarvi e di immergervi in una città che ha solamente alcuni tratti di quella che era. Un tempo, infatti, la maggior parte delle sue strade erano riviere e, se andate a passeggio oggi per Padova, potete immaginarvi il rumore delle sue acque. Le tante storie presenti sono solo un breve trailer della storia millenaria della città. Molti gli episodi significativi e gli aneddoti su grandi personaggi che hanno contribuito a rendere Padova il gioiello che conosciamo oggi. Il motivo per cui Galileo Galilei fosse un uomo da sposare, o come i padovani furono colpiti da una grave forma di amnesia. O chi fosse il povero Beato Pellegrino che non venne mai chiamato per nome, e perché tra padovani e vicentini non corresse buon sangue. Infine, per quale motivo in città si è così affezionati al baccalà, che è un piatto norvegese? Bene, presto saprete rispondere a questi e altri interrogativi su questa splendida città. Tante le storie di gente comune che con l’umiltà del suo operato ha regalato alla città ben più di un granello di immortalità.
Ecco alcuni dei 101 perché più curiosi:
Perché Padova era il paese dei balocchi?
Perché Freud sognava continuamente Padova?
Perché la Fiat non nacque a Padova?
Perché Padova è una città di donne emancipate?
Perché le ultime lettere di Jacopo Ortis erano timbrate “Padova”?
Perché Padova è una città infestata dai fantasmi?
Perché al Santo si contrabbandava tabacco?
Perché la Madonna dei lumini salvò Padova dalla peste?
Perché sant’Antonio venne proprio in Italia?
Perché le foto dei fedeli sono servite durante la guerra?
Perché sulla basilica del Santo c’è il segno del diavolo?
Paola Tellaroli
è nata a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, nel 1986. È dottoranda in Statistica, ha vissuto in varie città, finché è casualmente approdata a Padova ed è scattato l’amore. Dopo l’incredibile successo di 101 cose da fare a Padova almeno una volta nella vita, edito dalla Newton Compton, alla proposta di scrivere un secondo libro ha risposto “perché no?”. Ed eccoci qui.
La storia di Padova, così ricca di eventi e di personaggi, merita di essere conosciuta da tutti gli abitanti della città ma non solo. Tentate di rilassarvi e di immergervi in una città che ha solamente alcuni tratti di quella che era. Un tempo, infatti, la maggior parte delle sue strade erano riviere e, se andate a passeggio oggi per Padova, potete immaginarvi il rumore delle sue acque. Le tante storie presenti sono solo un breve trailer della storia millenaria della città. Molti gli episodi significativi e gli aneddoti su grandi personaggi che hanno contribuito a rendere Padova il gioiello che conosciamo oggi. Il motivo per cui Galileo Galilei fosse un uomo da sposare, o come i padovani furono colpiti da una grave forma di amnesia. O chi fosse il povero Beato Pellegrino che non venne mai chiamato per nome, e perché tra padovani e vicentini non corresse buon sangue. Infine, per quale motivo in città si è così affezionati al baccalà, che è un piatto norvegese? Bene, presto saprete rispondere a questi e altri interrogativi su questa splendida città. Tante le storie di gente comune che con l’umiltà del suo operato ha regalato alla città ben più di un granello di immortalità.
Ecco alcuni dei 101 perché più curiosi:
Perché Padova era il paese dei balocchi?
Perché Freud sognava continuamente Padova?
Perché la Fiat non nacque a Padova?
Perché Padova è una città di donne emancipate?
Perché le ultime lettere di Jacopo Ortis erano timbrate “Padova”?
Perché Padova è una città infestata dai fantasmi?
Perché al Santo si contrabbandava tabacco?
Perché la Madonna dei lumini salvò Padova dalla peste?
Perché sant’Antonio venne proprio in Italia?
Perché le foto dei fedeli sono servite durante la guerra?
Perché sulla basilica del Santo c’è il segno del diavolo?
Paola Tellaroli
è nata a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, nel 1986. È dottoranda in Statistica, ha vissuto in varie città, finché è casualmente approdata a Padova ed è scattato l’amore. Dopo l’incredibile successo di 101 cose da fare a Padova almeno una volta nella vita, edito dalla Newton Compton, alla proposta di scrivere un secondo libro ha risposto “perché no?”. Ed eccoci qui.