Descrizione
Sotto queste forme quasi infinite, espressione di Roland Barthes presa in prestito per titolare la presente raccolta di saggi dedicati al tema della narrazione, equivale a una dichiarazione d’intenti: gli studi qui riuniti – accomunati da un’aspirazione euristica, analitica e investigativa di ampio raggio nel campo della narrazione – sono stati selezionati puntando all’eterogeneità delle discipline, delle metodologie e delle forme narrative indagate. Si accostano così fra loro saggi di letteratura, filosofia, teatro, cinema: dal confronto fra le specifiche narratologie e dal dialogo fra i metodi di ricerca emerge un panorama composito, fervido, che proprio nella dimensione interdisciplinare trova occasione di essere restituito nella propria complessità.
Note biografiche
Francesca Cecconi è dottoranda in Scienze dello Spettacolo presso l’Università di Verona. Si occupa di Teatro di figura, Teatro di ricerca, Fotografia di scena e di fondi e archivi legati al mondo delle figure. È attualmente docente di Teatro di figura presso l’Accademia di Belle Arti di Verona. Collabora con LIMEN (Centro Ricerche Interdisciplinari sul Fantastico nelle Arti dello Spettacolo) presso il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona.
Caterina Diotto è dottoranda di ricerca in Filosofia Estetica all’Università di Verona. Si occupa di teoria della narrazione, teoria del romanzo e pensiero della differenza sessuale. I suoi pensatori e le sue pensatrici di riferimento sono Walter Benjamin, Michail Bachtin, Simone Weil, Luisa Muraro e Hannah Arendt. Fa parte della comunità filosofica “Diotima” di Verona, della Società Italiana di Estetica e dell’Associazione Italiana Walter Benjamin.
Paola Zeni è dottoranda in Cinema presso l’Università di Verona. Il suo progetto di ricerca mira a descrivere il contributo performativo e divistico delle attrici Luisa Ferida e Lilia Silvi all’interno del panorama cinematografico del Ventennio. Collabora con LIMEN (Centro Ricerche Interdisciplinari sul Fantastico nelle Arti dello Spettacolo) presso il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona.