Descrizione
Gilman mostra con leggerezza e ironia il senso di frustrazione che provano le donne in un mondo dominato dagli uomini.
Come coniugare le esigenze femminili con l’impegno domestico? Come riuscire a pensare, fare il proprio lavoro, amare, essere indipendenti se ogni giorno, tutti i giorni, bisogna organizzare la vita domestica? Lievi e ironici, questi racconti offrono una serie di soluzioni possibili, rivoluzionarie all’epoca in cui sono state scritte, interessanti e curiose oggi. Tra uomini troppo perfetti per essere veri che trovano soluzioni fantasiose ed efficaci per liberare le loro compagne da noiose incombenze e donne che si organizzano e ottengono l’indipendenza economica, Charlotte Perkins Gilman descrive con leggerezza e umorismo il senso di frustrazione che provano le donne in un mondo dominato dagli uomini e spiega come, con relativa facilità, le donne possono trovare il benessere mentale e spirituale.
Come coniugare le esigenze femminili con l’impegno domestico? Come riuscire a pensare, fare il proprio lavoro, amare, essere indipendenti se ogni giorno, tutti i giorni, bisogna organizzare la vita domestica? Lievi e ironici, questi racconti offrono una serie di soluzioni possibili, rivoluzionarie all’epoca in cui sono state scritte, interessanti e curiose oggi. Tra uomini troppo perfetti per essere veri che trovano soluzioni fantasiose ed efficaci per liberare le loro compagne da noiose incombenze e donne che si organizzano e ottengono l’indipendenza economica, Charlotte Perkins Gilman descrive con leggerezza e umorismo il senso di frustrazione che provano le donne in un mondo dominato dagli uomini e spiega come, con relativa facilità, le donne possono trovare il benessere mentale e spirituale.
Note biografiche
Charlotte Perkins Gilman (1860-1935) è stata un’intellettuale americana, scrittrice di romanzi e racconti, femminista. La tappezzeria gialla, il suo racconto più famoso, è stato uno dei primi interventi sulla depressione post-partum. I suoi studi si concentrarono molto sul problema dell’impegno casalingo delle donne ritenendo – chi può darle torto? - che rappresentasse uno dei maggiori impedimenti al libero sviluppo femminile. Solo l’indipendenza economica poteva sottrarle alla schiavitù dei ruoli imposti dalla società.