Descrizione
Da quando Roma è Roma, i miti, le leggende, la storia hanno sempre avuto animali per comprimari. Prima gli uccelli, decisivi nella disputa fra Remo e Romolo, poi fu la mitica lupa nutrice, fino allo svettare delle aquile sulle insegne dei legionari. Come tacere infine sulle oche del Campidoglio?
Na micia che dormiva acciambellata sognando alici ciccia e pormoncino, sentì com'un pericolo vicino e, d'istinto, s'arzò tutt'ingrifata.
C'ho na micia chiamata casta diva, pe' via der fatto ch'è sterilizzata. È un miscujo de razze, 'n'insalata: Pare la fia de ‘na cooperativa.
ANGELO MOSCATELLI è nato a Roma nel 1938. Terminati gli studi nel 1957, viene assunto nel 1958, dalla banca in cui terminerà, nel 1997, la sua carriera come Condirettore Centrale. Fin da giovanissimo si è dedicato alla lettura di Belli, Trilussa, Pascarella ed altri, affascinato dalla capacità di sintesi ironicamente semplificatoria che il dialetto romanesco ha ereditato dal latino. Solo parecchi anni dopo la sua uscita dal mondo del lavoro, compone le poesie qui raccolte, in cui ha cercato di trasfondere le riflessioni e le ispirazioni che la Città Eterna propone a tutti, anche ai non romani.