Descrizione
L’ostentazione autocelebrativa è sintomo di crisi. Negli ultimi decenni del XVI secolo Venezia reagì a quella che fu una devastante combinazione di guerre, carestie, disastri naturali, pestilenze con splendide feste pubbliche, giochi e libelli, nuove opere edilizie nonché cicli decorativi, allo scopo di enfatizzare il ruolo della Serenissima nell’ambito del cosiddetto «mito di Venezia». Ma dietro a tale sottile velo si nascondeva, unitamente a un forte desiderio di riforma, una profonda insicurezza.
Per la prima volta un gruppo internazionale di rinomati musicologi, storici, storici dell’arte, dell’architettura, del teatro e dello spettacolo prendono in esame la relazione dialettica tra critica e (auto)celebrazione. Grazie a tale approccio interdisciplinare il volume offre uno sguardo inedito e nuove sfumature su un periodo così cruciale per la storia della Serenissima.
Note biografiche
Benjamin Paul è Associate Professor in Italian Renaissance Art alla Rutgers, The State University of New Jersey. Ha pubblicato numerosi saggi sull’arte veneziana del Cinquecento, tra cui il libro Nuns and Reform Art in Early Modern Venice: The Architecture of Santi Cosma e Damiano and its Decoration from Tintoretto to Tiepolo (2012). Attualmente sta curando un volume sulle tombe dogali e scrivendo un libro sul ruolo riformatore dell’arte nella crisi del tardo Cinquecento.