Descrizione
«Quando chiuderete le pagine di questo libro potrete dire di conoscerli, quei cinque uomini cammineranno con voi e non potrete più dimenticarli. È questo il compito della memoria, restituire alla comunità il valore di una vita e la forza di un esempio.»
Dalla Prefazione di Mario Calabresi
Il 16 marzo 1978, in via Fani, a Roma, le Brigate rosse rapirono Aldo Moro e uccisero i cinque uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, due carabinieri e tre poliziotti. Per decenni le attenzioni di storici e giornalisti si sono incentrate sulle figure dei terroristi, a cui sono stati dedicati articoli, libri, dibattiti e interviste, mentre le vittime venivano trascurate se non del tutto dimenticate.
Lo storico Filippo Boni ha sentito il bisogno personale e civile di ricostruire le vite spezzate di questi cinque servitori dello Stato e per farlo è andato nei luoghi in cui vivevano, a parlare con le persone che li avevano amati e conosciuti: genitori, figli, fratelli, e fidanzate a cui il terrorismo ha impedito di sposare l’uomo che amavano.
In questo libro, Boni ha raccolto le toccanti storie di vite umili ma piene di sogni e di affetti, restituendo così verità e memoria a quei corpi prima trucidati e poi dimenticati e al tempo stesso componendo uno straordinario affresco di un’Italia semplice e vera, che resistendo alle atrocità della storia si ostina a guardare al futuro.
Note biografiche
Filippo Boni (1980) si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze con una tesi sui massacri nazisti in Toscana. Studioso del Novecento e degli anni di piombo, giornalista, ha pubblicato svariati saggi sulla Resistenza e sull’età contemporanea. Con Longanesi ha pubblicato Gli eroi di via Fani (2018, Premio Firenze-Europa), L’ultimo sopravvissuto di Cefalonia (2019) e Muoio per te (2021).