Descrizione
L'analisi del complesso rapporto fra santità femminile, isteria e altri disturbi mentali fra Medioevo ed età moderna: questo l'importante e affascinante oggetto di cui tratta questo libro. Si indaga se le estatiche, le visionarie e più in generale le mistiche – sante, beate o venerabili –, lungi dall'essere in preda a estasi e visioni, fossero in realtà affette da disturbi della personalità e del comportamento. Attraverso una rigorosa analisi delle fonti, l'autore osserva da vicino il comportamento delle donne mistiche con la lente del moderno codice medico e arriva a concludere che la loro condotta può essere spesso ricollegata a standard e profili patologici più o meno documentabili. Un complesso e articolato lavoro di 'intersezione' di fonti agio-biografiche (cronache monastiche, diari, relazioni inedite, resoconti nosografici dei medici coevi alle mistiche censite) e iconografiche (statuette e oggetti devozionali), documenti poco noti ma attendibili e assai convincenti.
Note biografiche
Mattia Zangari nel 2016 ha conseguito il diploma di perfezionamento (PhD) in Discipline filologiche e linguistiche moderne presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, in cotutela con la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. È stato in seguito assegnista di ricerca all'Università di Firenze e borsista presso centri di ricerca in Italia e all'estero. Nel 2019 ha vinto la prestigiosa borsa MarieSkłodowska Curie, svolgendo attività di ricerca fra Città del Vaticano (Pontificia Università Urbaniana) e Venezia (Università Ca' Foscari). Si occupa di santità e di mistica femminile dal Medioevo all'età moderna, della morfologia della rappresentazione nelle agio-biografie delle donne e del rapporto fra mistiche, visioni e iconografia. Ha pubblicato una monografia e saggi su riviste internazionali.