Descrizione
SVILUPPARE LA RESILIANZE
PER TRASFORMARE LE NOSTRE FERITE
IN OPPORTUNITÀ
È quando si presentano le difficoltà, nei momenti di crisi e di sofferenza, che individui, gruppi e comunità devono trovare in se stessi le risorse per andare avanti. Possono farlo dimostrando elasticità e assorbendo l’urto dell’evento negativo per indirizzarlo verso traiettorie differenti, costruttive invece che distruttive. Consiste appunto in ciò la “resilienza”, che in termini psicologici è un processo di creazione di competenze, nuovi obiettivi e fiducia in sé necessari per affrontare una prova, riprendersi e uscirne rafforzati. E non è un caso che proprio in questa nostra epoca segnata dall’incertezza e dall’emergenza la resilienza si sia imposta nel linguaggio corrente e che riscuota sempre maggiore attenzione nel campo della psicologia. Per evitare però fraintendimenti sul suo reale significato o sovrapposizioni di discorsi eterogenei, è bene anzitutto distinguere la resilienza da altre capacità umane, come la resistenza o il semplice recupero. Occorre quindi comprendere come essa agisce in seguito a certi eventi (ossia condizioni di stress di varia entità), quali meccanismi e stratagemmi ne favoriscono la manifestazione, se la si debba intendere solo come un fenomeno individuale o non ne vadano considerati invece anche l’aspetto relazionale e la dimensione collettiva, infine quali possono essere le sue trappole. Lungo questo percorso, il libro conduce il lettore alla scoperta del potere della resilienza in quanto possibilità di trasformare il dolore, i traumi e le sconfitte in opportunità, ovvero la fragilità in forza, e dimostra che è possibile, oltre che auspicabile, diventare più forti riappropriandosi della facoltà di scegliere e di ricostruire la propria esistenza dopo un momento di crisi. Senza mai dimenticare che resilienti non si nasce, ma si diventa, con un esercizio continuo.
PER TRASFORMARE LE NOSTRE FERITE
IN OPPORTUNITÀ
È quando si presentano le difficoltà, nei momenti di crisi e di sofferenza, che individui, gruppi e comunità devono trovare in se stessi le risorse per andare avanti. Possono farlo dimostrando elasticità e assorbendo l’urto dell’evento negativo per indirizzarlo verso traiettorie differenti, costruttive invece che distruttive. Consiste appunto in ciò la “resilienza”, che in termini psicologici è un processo di creazione di competenze, nuovi obiettivi e fiducia in sé necessari per affrontare una prova, riprendersi e uscirne rafforzati. E non è un caso che proprio in questa nostra epoca segnata dall’incertezza e dall’emergenza la resilienza si sia imposta nel linguaggio corrente e che riscuota sempre maggiore attenzione nel campo della psicologia. Per evitare però fraintendimenti sul suo reale significato o sovrapposizioni di discorsi eterogenei, è bene anzitutto distinguere la resilienza da altre capacità umane, come la resistenza o il semplice recupero. Occorre quindi comprendere come essa agisce in seguito a certi eventi (ossia condizioni di stress di varia entità), quali meccanismi e stratagemmi ne favoriscono la manifestazione, se la si debba intendere solo come un fenomeno individuale o non ne vadano considerati invece anche l’aspetto relazionale e la dimensione collettiva, infine quali possono essere le sue trappole. Lungo questo percorso, il libro conduce il lettore alla scoperta del potere della resilienza in quanto possibilità di trasformare il dolore, i traumi e le sconfitte in opportunità, ovvero la fragilità in forza, e dimostra che è possibile, oltre che auspicabile, diventare più forti riappropriandosi della facoltà di scegliere e di ricostruire la propria esistenza dopo un momento di crisi. Senza mai dimenticare che resilienti non si nasce, ma si diventa, con un esercizio continuo.
Note biografiche
Moira Chiodini, Psicologa e Psicoterapeuta, ricercatore e docente presso il Centro di psicoterapia Strategica di Arezzo è responsabile dello studio clinico affiliato di Firenze dove svolge attività di psicoterapia e consulenza. È stata professore a contratto della Scuola di Psicologia degli Studi di Firenze. Fa parte dei soci fondatori dello spin-off accademico LabCom Ricerca e Azione per il benessere psicosociale.
Patrizia Meringolo è Professore ordinario di Psicologia dei gruppi e di comunità, di Empowerment di Comunità, di Metodi quantitativi di ricerca nella Scuola di Psicologia dell’Università di Firenze. La sua ricerca degli ultimi anni ha riguardato gli stili di vita e la promozione della salute, e aspetti psicosociali legati alle migrazioni, alle differenze di genere, al rischio in età giovanile. Fa parte del Comitato scientifico dello spin-off accademico LabCom..