Descrizione
Analizzando la gestione del potere, dell’economia e del concetto di debito nelle “società primitive”, Staid ci propone una
visione alternativa delle società senza Stato. Un libro attuale, che propone una diversa prospettiva sul meccanismo di indebitamento, sulla concezione del lavoro e sul concetto di
surplus e povertà. Le “società primitive” sottoproduttive e contro lo Stato-nazione potrebbero essere, in definitiva, una
proposta per ripensare l’organizzazione anche delle attuali società occidentali.
Note biografiche
Andrea Staid è docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba, dirige per Meltemi la collana “Biblioteca/Antropologia”. Tra le sue ultime pubblicazioni: Abitare illegale (2017), Gli arditi del popolo (2015), I dannati della metropoli (2014), Le nostre braccia (2011). I suoi libri sono tradotti in Grecia e Spagna e adottati in varie facoltà universitarie.